L’artigianato è sempre più apprezzato soprattutto da mamme, bambini e neonati. Culle portatili fatte a mano, quiet book personalizzati, giochi in stoffa, abiti e fantasiosi costumi di carnevale per neonati e bambini sono le stupende creazioni di Nicole Rivellino alias Mum in Love, artigiana di Roma, che con ago e filo darà vita alla vostra fantasia!
NON PERDETE LA PRESENTAZIONE DELLA COLLEZIONE ESTIVA
DI
MUM IN LOVE
SABATO 11 MAGGIO DALLE 10:00 ALLE 13:00
Via Lucio Mariani 66 F
uscita del raccorto Gregna Sant’Andrea
COLLEZIONE ESTIVA PER BAMBINI MUM IN LOVE
L’11 maggio 2019 dalle 10:00 alle 13:00, Nicole Mum In Love Rivellino vi aspetta con un grande evento per la presentazione della sua collezione estiva, assieme alle Bimbografie di Beatrice Alvino (che vi regalerà un meraviglioso scatto con i vostri bimbi) e i deliziosi manicaretti e allestimenti di La Sodi Cake Design.
Cosa troverete? Tanti abiti deliziosi per i vostri bimbi, tutti rigorosamente fatti a mano, culle portatili per i neonati e i pu-puzzle, giochi morbidi e divertenti.
CREATIVITÀ, ARTIGIANATO E… CARNEVALE!
Il Carnevale per me era il momento in cui potevo finalmente dare sfogo a tutto quello che dovevo reprimere durante l’anno. Ossia: per me, da sempre, il mondo è una specie di grande palcoscenico dove, al netto delle tante sfortune, ci si può divertire e sognare ogni giorno.
Per me il parcheggio condominiale era un posto dove, non capivo perché, nessuno avesse montato una rete di pallavolo per divertirsi fra condomini, un pezzo di terra fangoso dietro le altalene del mio asilo era il mio giardino segreto, gli stecchini del cremino si dovevano conservare perché un giorno ne avrei fatto un grande galeone. Non capivo proprio perché la gente non cercasse il più possibile di ritagliarsi spazi di divertimento.
A dire il vero, non lo capisco ancora oggi.
A Carnevale però, visto che la cosa era in qualche modo istituzionalizzata, la gente si lasciava andare un po’ di più e io costringevo tutti a mascherarsi, perfino mia nonna che pesava 120kg per quasi 1.70mt di altezza e pareva la Sora Lella coi capelli piastrati.
Quindi qual è uno dei posti dove mi sento di più a casa mia? Sì, a parte teatri, circhi e scuole di scrittura, dico… I mercatini dell’artigianato!
Perché? Perché credo che questo stesso spirito un poco folle ce l’abbia chi ancora si ricorda che in realtà il lavoro è una cosa che nasce dalle mani dell’uomo che si prestano alla sua immaginazione. E perché oggi artigianato vuol dire rinascere: tante persone, dopo aver perso il lavoro o non avendone trovato uno che lo soddisfi, si imbarcano contro mille difficoltà quando si ricordano di quale prodigio abbiano in testa e nelle mani!
MUM IN LOVE, CULLE PORTATILI, COSTUMI DI CARNEVALE, GIOCHI E ABITI ARTIGIANALI PER BAMBINI A ROMA
Ed è proprio il caso di NICOLE MUM IN LOVE RIVELLINO, nella quale mi sono imbattuta per caso proprio in un negozio di artigianato dove erano esposti i suoi Pu-Puzzle, pupazzi assemblabili di stoffa con vari tipi di allacciature/cerniere/chiusure, e una linea di abbigliamento e maschere di carnevale per bambini piccolissimi.
Così sono andata a cercarla subito ed è finito che l’anno scorso ha trasformato la mia Diana in Wonder Woman (che poi il vero nome di Wonder Woman è proprio Diana, non ci avevo pensato!). Nell’attesa di sapere cosa succederà quest’anno, ho deciso di intervistarla per presentare a voi mamme tutte le bellissime cose che fa.
Nicole Rivellino alias Mum in Love, partiamo dal principio… Qual è stata la prima cosa che hai creato e che ti ha fatti dire: “uh, ma questo potrei proprio farlo per lavoro!”
A onor del vero, non è stata tanto una cosa che ho creato, a far scattare la molla, ma la reazione di chi riceveva le mie creazioni a farmi muovere i primi passi in questa avventura. La creatività è una cosa che mi accompagna da sempre, grazie all’influenza di donne della mia vita che l’hanno alimentata giorno dopo giorno.
Come mai la scelta di creare per le neomamme e i bambini piccolissimi?
Fondamentalmente è stato l’arrivo di mio figlio a farmi prendere questa strada. La gravidanza ti smonta, ti scardina, ti mette davanti a te stessa e subito dopo bisogna ricomporsi, rimettere insieme i pezzi, in qualche modo. In quel periodo non avevo molta serenità nei confronti del lavoro che stavo facendo. Pochissime certezze e pochissime soddisfazioni.
L’unica certezza era la voglia di crescere mio figlio e dedicarmi a lui al 100%. Così ho iniziato a dare vita a delle cose che ogni mamma innamorata desidererebbe per il proprio figlio.
CULLE PORTATILI PER NEONATI E BAMBINI PER LA NANNA, PER IL RIPOSINO, PER IL CO-SLEEPING
Raccontiamo ai genitori che ci seguono queste piccole opere d’arte che produci: le culle portatili, la punta di diamante della tua produzione… Come le realizzi? Che destinazione d’uso hanno?
Le culle nascono proprio da questo concetto. Mio figlio, come molti bimbi appena nati, si ritrovava spesso a dormire sul divano accanto a me, o in mezzo al letto matrimoniale. Un’isola per lui immensa.
Lui piccolissimo, aveva bisogno di un abbraccio caldo e rassicurante, che allora riuscivo a sopperire accatastando cuscini e costruendo trincee morbidose, o, il più delle volte, facendo da culla umana.
Quella che propongo è un po’ il riduttore di quell’enorme spazio che circonda i neonati. L’abbraccio caldo e rassicurante che si sostituisce alle braccia dei genitori.
Utilizzato nel letto matrimoniale, per chi ama il cosleeping, o sul divano, per i pisolini pomeridiani. Nelle culle, ancora troppo grandi per il loro corpicino minuscolo, e nel lettino, una volta cresciuto, per evitare urti e piedini fra le sbarre.
Realizzo le mie culle portatili in cotone con imbottitura anallergica, con un’apertura ad una estremità, che serve per regolarne la grandezza.
Cerco sempre o spesso, di usare delle stoffe originali, così molte volte arrivano anche dall’Inghilterra, dalla Germania. Stoffe francesi o americane, purchè siano di ottima qualità.
GIOCHI SENSORIALI, DIVERTENTI E EDUCATIVI FATTI A MANO PER NEONATI E BAMBINI
E poi ci sono i fiocchi nascita, i libri sensoriali e i morbidi giochi in stoffa fra cui i Pu-Puzzle, pupazzi componibili di ispirazione Montessoriana uno dei quali abita a casa nostra è un bassotto e si chiama Tappo! Tutti, in qualche modo, pezzi unici…
Effettivamente le mie creazioni spaziano un po’ in tutte le direzioni. Giochi, vestiti, accessori. I pupuzzle nello specifico, sono nati un po’ per caso. Nella realizzazione delle mie creazioni, uso stoffe ricercate, di fine serie e gli sfridi sono tanti e tanta è la mia adorazione per il riciclo! I pupuzzle nascono proprio guardando la cesta di questi pezzi di stoffa di risulta.
Forme svariate, di svariate dimensioni, che una volta affiancate hanno richiamato alla mia mente diverse sagome di animali.
Così, come un puzzle, trovai dei modi semplici per ricomporli e per “insegnare” ai bimbi come allacciare, slacciare, abbottonare e sbottonare, a smontare e rimontare il proprio pupazzo.
Un gioco, un pupazzo e un modo per imparare qualcosa. Ovviamente facendo ciò, non possono che essere dei pezzi unici.
VESTITI E COSTUMI DI CARNEVALE PER NEONATI E BAMBINI, RIGOROSAMENTE HANDMADE. ANCHE SU ORDINAZIONE
Infine hai anche una linea di abbigliamento che parte dalla nascita e realizzi – visto che carnevale è alle porte – divertentissimi costumi per Carnevale e Hallowen da Biancaneve alle Sirene, dai Supereroi ai Superpigiamini e poi…?
L’abbigliamento è da sempre il mio primo grande amore e da sempre la cosa più difficile che riesco a portare avanti. Mi piace pensare a dei piccoli outfit, o a dei pezzi unici da far indossare ai piccolissimi. Quindi periodicamente ne realizzo alcuni, ma in pochissime taglie. Il resto è tutto su ordinazione.
Mi piace vedere i bambini che indossano cose particolari, originali che escono un po’ fuori dalla moda. E questo concetto lo riverso tutto anche nel Carnevale. I negozi sono pieni di costumi di tutti i tipi. E prezzi. Ma io cerco sempre di uscire dalle convenzioni. Propongo e accetto proposte di tutti i tipi. Spesso evitando di lanciarmi in temi visti e rivisti, o comunque rielaborandoli a mio modo. Wonder woman è l’esempio eclatante dello scorso carnevale!
Quest’anno la richiesta più strana è stata un mini Freddie Mercurie! Diciamo che più che proposte diventano delle sfide… ma le sfide mi piacciono!
Per i costumi tendo comunque ad utilizzare stoffe “importanti” perchè non diventi il classico vestito che si trovi ovunque.
Da dove arriva il tuo amore per la creatività? Per dire: io ho fatto il mio primo giornalino, con gommina profumata in regalo, in terza elementare con domopack e fogli protocollo. Tu che bambina eri?
I miei ricordi da piccolissima sono di mia mamma che passava da arredatrice di interni (almeno un weekend al mese al ritorno da scuola, ci faceva trovare la cameretta in un modo diverso! Letto, armadio, scrivania…ogni volta una combinazione differente) ad artista (amava raccogliere foglie di ogni tipo, pigne, ramoscelli…e creava dei quadri spettacolari). Poi mia nonna. Sarta per una vita. Ho indossato vestiti cuciti da lei dalla nascita a oggi. La mia passione probabilmente nasce indossando i suoi cappottini. Io ho mescolato il tutto e ho provato entrambe le strade. Mi piace inventare, sperimentare, provare…l’ho sempre fatto. E ho avuto dei grandi esempi.
I tuoi prodotti, si vede, sono studiati in ogni particolare. Niente è lasciato al caso: che percorsi di studio hai fatto?
I miei studi partono dal liceo artistico, all’inizio del quale sognavo di diventare un’orafa. Nel profondo, avrei voluto intraprendere l’accademia di costume e moda, ma per svariati motivi, sapevo che poteva rimanere solo un sogno.
Alla fine del liceo, un professore meraviglioso che mi ha illuminato la strada dell’architettura e del design, ha segnato in qualche modo la mia scelta universitaria. Ho iniziato il mio percorso pensando che sviluppando prodotti di design non mi sarei allontanata molto dal mio sogno, ma alla fine mi sono ritrovata a studiare ambienti (e qui ritorna mia mamma che si improvvisa interior designer!). Così dopo la laurea in disegno industriale, ho iniziato a lavorare in uno studio di architettura, un’ avventura, durata ben 10 anni, che con l’arrivo della gravidanza e il sogno nel cassetto che bussa sempre più forte, finisce. Ma in compenso inizia l’avventura più entusiasmante della mia vita.
Com’è la giornata di una mamma artigiana freelance?
Rocambolesca. Soprattutto se lo è anche il papà che per la metà dell’anno è in giro per il mondo per lavoro. Ma ho scelto di esserlo. Per gestirmi gli orari. Per dedicarmi a mio figlio il più possibile. Diciamo che fino a questa estate, il mio laboratorio era la mia cucina.
Ma ho dovuto scindere le due cose. Casa – lavoro. È importante dare il giusto spazio alle idee e lasciare la casa come il ritrovo della famiglia.
Così ho preso in prestito un piccolo angolino dell’ufficio di mio padre, e l’ho trasformato nel mio laboratorio. La mattina dopo aver lasciato mio figlio a scuola, lavoro ininterrottamente fino a che non arriva l’ora di andarlo a riprendere. Lavoro. Sono soddisfatta. Ma soprattutto mi godo il mio bambino.
COME ORDINARE O ACQUISTARE LE CREAZIONI UNICHE DI NICOLE RIVELLINO, L’ARTIGIANA MUM IN LOVE
Se qualcuno che ci legge volesse acquistare un prodotto in pronto consegna o ordinare qualcosa di “personalizzato”… come e dove può scegliere il prodotto perfetto o crearlo assieme a te? Che tempi ci sono?
Per gli ordini vengo contattata tramite i social, Facebook o instagram, dove io quotidianamente pubblico le mie creazioni. Ma per avere una panoramica completa si può andare sul mio sito dove per categoria ci sono gran parte delle cose che ho realizzato in questi anni.
Ogni ordine può essere personalizzato e realizzato in base alle indicazioni che mi vengono fornite. Il 90% dei miei prodotti sono pezzi unici. La mia grande peculiarità? La velocità!
Essendo io sola a disegnare e realizzare, ho dovuto sviluppare questa dote!
Unica accortezza, riguarda il Carnevale e i libri di stoffa: muoversi per tempo per l’ordine e non aspettare gli ultimi giorni. Sono veloce ma sono sempre una!
Molte mamme si reinventano partendo dalla loro passione e forse tantissime ci stanno pensando mentre leggono la tua storia: cosa ti senti di dire a queste mamme?
Di tenere duro. Di provare. Di non lasciarsi andare. E di non aspettare. Non è una passeggiata, ma di sicuro, quando si seguono i sogni, qualcosa di buono ne esce sempre fuori.
Ps- Chiudiamo il nostro articolo con una minuscola sirena!