Si parla molto di cure dolci e naturali, specie per mamme, neonati e bambini. Gli olii essenziali possono essere molto utili per le coliche, momenti di nervosismo del bambino, difficoltà ad addormentarsi, dermatiti e molto altro ancora. Ma come si usano gli olii essenziali? Ce lo spiega Silvia Di Domenico, Doula
NB. Questo contenuto è a solo scopo informativo, in quanto non è destinato a diagnosticare, trattare o curare alcuna malattia. Si consiglia di consultare un medico per affrontare qualsiasi disturbo che si dovesse riscontrare.
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COSA SONO GLI OLII ESSENZIALI
Gli oli essenziali sono estratti naturali ricavati da semi, steli, radici, fiori, cortecce e altre parti della pianta.
Avete mai annusato una rosa o un arancio appena colto? Siete stati esposti all’esperienza aromatica degli oli essenziali!
Gli oli essenziali sono l’essenza della pianta, ne costituiscono infatti il sistema immunitario e vengono autoprodotti dalla pianta stessa per difendersi dagli agenti esterni, come il clima a volte troppo secco o troppo umido, dai batteri del terreno e tutti gli altri agenti esterni che possono limitare la pianta nella sua crescita.
A COSA SERVONO GLI OLII ESSENZIALI
Le funzioni degli oli essenziali per la pianta sono numerose e spaziano dalla difesa dalle malattie e dai predatori fino ad arrivare a funzioni metaboliche necessarie per la vita della pianta stessa.
Gli oli essenziali sono parte integrante della tradizione medicale e terapeutica di molte culture antiche e moderne (egiziani, latini, ebrei, arabi, indiani, etc).
Metodi di utilizzo degli olii essenziali: aromaterapia e uso topico
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LA STORIA DEGLI OLII ESSENZIALI E LA POSIZIONE DELLA MEDICINA MODERNA
L’evoluzione della moderna medicina riscopre la potenza di molecole naturali conosciute fin dall’antichità; la bibliografia scientifica diventa ogni giorno più ricca anche grazie alla nuova attenzione che il mondo accademico rivolge all’aromaTERAPIA e agli oli essenziali puri e di alto grado terapeutico.
Il secolo scorso, le potenti proprietà curative degli oli essenziali vennero riscoperte dal chimico francese, Rene-Maurice Gattefossé, che guarì casualmente una mano scottata da una grave bruciatura con olio puro di lavanda. Durante la seconda guerra mondiale, il medico e aromaterapista Francese Jean Valnet, curò con grande successo i soldati feriti e gettò le basi dell’aromaterapia moderna.
COME RICONOSCERE LA QUALITÀ DI UN OLIO ESSENZIALE E LE SUE VIRTÙ
Le loro virtù sono determinate dalla loro qualità che è la somma di più fattori:
La qualità delle piante:
Le piante selvatiche , raccolte lontano da luoghi inquinati , nel rispetto del biotipo (eco-sistema) per il rispetto della specie e al fine di poterle raccogliere anche l’anno dopo.
Le piante da coltivazione biologica certificata, esenti da impurità, e ricche di energia . La concentrazione finale del prodotto implica una ricerca di purezza massima, senza tracce di pesticidi, di diserbanti, di radioattività ne metalli pesanti.
La garanzia di riconoscimento botanico (nome latino)
Per esempio della specie “Eucaliptus” ne esistono più di cento varietà diverse.
È importantissimo di precisare il nome botanico completo della pianta che determina la sua varietà; le varietà Eucaliptus “globulus”, o “radiata”, o “citriodora” o ancora “smitthii” , correntemente impiegate in aromaterapia, hanno delle composizioni, delle proprietà e delle applicazioni differenti. La precisione del riconoscimento botanico è indispensabile.
DA QUALE PARTE DELLA PIANTA SI ESTRAGGONO GLI OLII ESSENZIALI E COME VENGONO ESTRATTI
La parte della pianta da cui è estratto l’olio (l’organo secretore): Dell’arancio, si può estrarre l’olio essenziale dalle foglie, dai fiori o dalle scorze; le loro proprietà sono molto differenti e non hanno lo stesso uso. Per esempio il succo di frutta contiene della vitamina C, l’olio essenziale delle scorze invece no.
Il sistema di estrazione
L’arte della distillazione è come quella dell’alta cucina. L’estrazione “dolce” al vapore e senza pressione garantisce una qualità chimica e organolettica (gusto e odore).
Il chemiotipo(o specificità biochimica dell’O.E.)
Come si e ‘visto sopra ci sono diversi specie di “Eucalipto” ed ognuna di loro ha usi diversi. Per definire l’azione terapeutica di un olio essenziale, l’aromaterapia scientifica esige una conoscenza perfetta della classificazione botanica delle piante aromatiche, una conoscenza precisa dei costituenti chimici e chemiotipi, una padronanza rigorosa delle precauzioni d’uso per quanto concerne il dosaggio, la posologia, il modo di impiego e le controindicazioni eventuali. L’olio essenziale così prescritto deve essere un O. E. C. T. 100% puro, 100% naturale e 100 % integrale.
(Fonte: Oli essenziali chemiotipizzati e loro sinergie di Dr. A. Zhiri e D.Baudoux)
L’origine delle piante:
In certi casi, l’origine o il territorio delle piante può indicare una specificità chimica particolare che ne determina le sue proprietà.