Le fiabe progressive e primi puzzle della Headu sono un ottimo strumento didattico per sviluppare la creatività ed il linguaggio.
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Non ho alcun tipo di ricordo del mio primo approccio ai puzzle, non ricordo nemmeno se qualcuno mi abbia insegnato a farli (diciamo che considerando che nessuno mi ha insegnato a guidare, costringendomi a fare 25 guide a pagamento, potrei tranquillamente dedurre di aver imparato a farli da sola).
Ammetto anche di non essere nemmeno mai stata una grande fan di questo gioco, fin da piccola ho sempre preferito fare giochi all’aperto anche in pieno inverno (in realtà ho passato la mia infanzia ed adolescenza a fare un’unica cosa: l’equitazione).
In realtà ne sono rimasta traumatizzata.
Traumatizzata, sì. Il mio primo ricordo legato ai puzzle è già da adulta, quando il mio ex fidanzato di una vita fa un giorno mi chiese candidamente “perché non facciamo un puzzle?” mostrandomi una enorme scatola di cartone su cui c’era l’immagine di un bellissimo fondale marino con pesci tropicali di ogni forma, colore e dimensione e una scritta 15.000 pezzi.
15.000 pezzi ma sei cretino?!?! Insomma la morale fu che passammo tre mesi a fare questo puzzle, con dei pezzi talmente piccoli e colorati che ogni volta che ci perdevo 5 minuti (in realtà erano ore) vedevo gli Elefanti Rosa di Dumbo. Inutile dirvi che da allora non ho mai più avuto voglia di farne uno.
Quando è arrivata la scatola della Headu con i puzzle per Greta ho temuto potessero non piacerle e soprattutto che mi salisse il mostro dell’odio. Ma mi sbagliavo (tanto per cambiare).
Per la iena ho scelto due giochi: Montessori My First Puzzle The Forest e Cappuccetto Rosso Montessori, entrambe rivolti a bambini dai 2 ai 4 anni e da fare in compagnia di adulti vicini e ben disposti.
Greta è stata immediatamente attratta da entrambe i packaging, super colorati che riportano fedelmente il contenuto interno di ognuna.
My First Puzzle The Forest: cinque divertenti animaletti ed un grande albero per imparare a riconoscere gli spazi!
La scatola di questo delizioso puzzle contiene 6 pezzi in alto spessore a formare l’albero al cui interno bisogna inserire i 5 animali in legno negli appositi spazi.
Greta, dopo aver riconosciuto tutti gli animali, li ha richiamati all’appello e ne ha imitato i versi (ma il procione come fa?), abbiamo poi cercato di riconoscere quali fossero gli spazi relativi ad ognuno di loro (l’albero al momento lo costruisce mamma).
Oggi, dopo circa un mese, inserisce tranquillamente e correttamente gli animali nei loro spazi, chiaramente ancora non riesce ad associare i diversi pezzi del puzzle ma ne sta comprendendo la metodica e ha decisamente buone potenzialità!
Con questo gioco i bambini sviluppano la capacità sensoriale, la sensibilità tattile e la manualità fine. Inoltre è un ottimo strumento per il riconoscimento delle forme e degli animali.
Cappuccetto Rosso Montessori: una fiaba progressiva per sviluppare la conoscenza del mondo e iniziare a rapportarsi con gli altri.
Questo è un gioco completo che accompagnerà Greta per molto tempo. La scatola si compone di 4 puzzle a difficoltà progressiva (da 2 a 5 tasselli), delle tesserine-gettone (5 gettoni personaggio per il gioco d’imitazione e 7 gettoni ambiente per la reinterpretazione della storia) e un libricino contenente le istruzioni sulle diverse attività didattiche da fare.
Noi abbiamo iniziato raccontando la favola e associandone i vari puzzle – nel libricino trovate le sequenze principali del racconto – per poi continuare a giocare con i gettoni personaggi e con Greta che, con il gettone della nonna in mano, urlava NONNAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!
Ma sono tante le attività da fare con questo gioco, oltre al completare i puzzle si può proporre ai bambini di narrare la favola, lasciandoli liberi di interpretare la narrazione senza restrizioni oppure giocare ad imitare Cappuccetto Rosso utilizzando i gettoni personaggio. Un’altra attività proposta è la reinterpretazione della favola: pescando ad occhi chiusi uno dei gettoni ambiente si può riproporre la fiaba con decine di variabili.
Questo gioco nel complesso aiuta i bambini a conoscere una fiaba, identificarsi con personaggi di fantasia, ascoltare e comprendere, imitare e animare e sviluppare la manualità fine.
Noi siamo definitivamente innamorate di questi due giochi e li abbiamo portati in vacanza con la speranza che papà si travesta da NONNAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!