Viaggio a Valencia con bambini 0-3 e 3-6 anni!

3 Mag, 2022
silvialombardo

Valencia è una città piena di energia, con un’anima complicata e difficile da etichettare. Degna rivale di Madrid e Barcellona, è tornata alla ribalta dopo la Coppa America, diventando famosa in tutto il mondo. Ma cosa fare con i bambini? Ecco una piccola guida scritta da mamma Flavia, Asia (5 anni) ed Enea (al tempo 2 anni e mezzo).

Ecco il racconto di Flavia, mamma milanese e dei sui due bambini, che ci regala la sua Valencia esplorata con Asia di 5 anni ed Enea di 2 anni e mezzo.

COME ARRIVARE A VALENCIA

Siamo stati a Valencia 3 giorni e 4 notti poiché abbiamo deciso di prendere un comodissimo volo Ryanair, peraltro unica compagnia di viaggio che opera voli diretti da Milano, in serata (da Milano partono o alle 19:50 o alle 21:50).

La Ryanair e la Vueling operano da Roma, Ciampino e Fiumicino, voli diretti della durata di circa due ore.

DOVE DORMIRE A VALENCIA

Noi abbiamo pernottato al Pio XII Apartments (Avenida Pio XII, 11, prenotazione via booking.com). Abbiamo trovato un ottimo rapporto rapporto qualità/prezzo/posizione.

L’appartamento affittato era un bilocale molto pulito, un vano con cucina dotato di piastra
elettrica per cucinare, frigorifero, tavolino con 4 sedie, divano letto, tv ed un secondo vano con letto matrimoniale, comodini, armadio spazioso, bagno cieco con doccia piccola ma
gestibile per pochi giorni, dotato di phon. Entrambe le camere finestrate, monoesposte e silenziose. Ben collegato ai mezzi pubblici (fermata Turia a 500m), di fronte a El Corte Inglès, ‘(sfera)’ una piccola food court e giostrine per bambini.

Situato tra Domino’s Pizza e un ristorante dove si puó ordinare anche take away e fanno una discreta paella. Nelle vicinanze si trova anche una farmacia e un’ottima panaderia El Raconet de Campanar (Carrer del Marqués de Sant Joan, 2) che è diventato il nostro posto preferito per la colazione!

DAY 1

Dopo una ricca colazione abbiamo preso la metro a Turia destinazione Ciutat de les Arts i les Ciències (Città delle Arti e delle Scienze – Av. del Professor López Piñero, 7). In metropolitana abbiamo chiesto info e l’assistente ci ha consigliato di scendere ad Alameda
(1 fermata) per una breve sosta al Parc Gulliver (Antiguo Cauce Rio Turia – aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00), non è certamente la via più breve, ma ne è valsa la pena!

Il Parc Gulliver è un parco giochi interamente dedicato al personaggio creato dalla penna di Jonathan Swift e quando i bambini hanno visto un Gulliver gigante sdraiato, pieno di scivoli e tutto per loro erano increduli! Dopo il timore iniziale a lanciarsi da scivoli inusuali ci siamo
divertiti tantissimo a salire e scendere tutti assieme (eh sì, questi scivoli sono anche
genitori friendly!) La sosta è durata circa un’oretta.

Parc Gulliver Valencia Roma03
Gulliver, gli scivoli e i tunnel!

Dopo dieci minuti di cammino siamo arrivati al complesso Ciutat de les Artes y Ciences che comprende Palau de les Artes Reina Sofía, l’Hemisfèric, l’Umbracle, il Museo del Príncipe Felipe, l’Agora e il parco Oceonogràfic.

Impossibile fare tutto in un giorno! Ci siamo concessi una breve passeggiata attraverso la meravigliosa installazione dell’Umbracle ad ammirare le numerose varietà di piante che lo caratterizzano. I bambini hanno ammirato i fiori con le loro sfumature di colore e ci siamo dilettati a dare nomi di fantasia alle piante. La passeggiata è durata circa 20’, l’ingresso è gratuito.

Da questo momento tutte le nostre energie si sono concentrate nel tanto atteso Oceanografico! La struttura dista circa 500m dall’Umbracle e la media è di circa 20’ di coda per i biglietti. Per saltare la fila si possono acquistare online e combinando più attrazioni (es. oceanographic + museo) si ha uno sconto sul pacchetto complessivo. Il prezzo circa 24-30€ a testa ed i bimbi fino ai 3 anni entrano gratis.

All’interno della struttura sono presenti ristoranti e fast food con prezzi medio-alti con una qualità media, ci sono anche aree dedicate per il pranzo al sacco con parco giochi a tema per i bambini.

Il nostro primo stop è stato allo spettacolo dei delfini, dove abbiamo imparato le parole chiave della nostra visita CONOSCERE, AMARE, RISPETTARE.

Il complesso è simile a quello di California Bay “Alla ricerca di Dory”, per cui ci siamo divertiti a percorrere le varie stradine che collegano le diverse zone (artico, antartico, climi temperati), immedesimandoci in Dory e Hank il polipo. L’animale che ha riscosso più successo è stato il beluga, ma anche squali e mante, granchi “ragno” giganti, pinguini, stelle marine e meduse hanno catturato l’attenzione e lo stupore dei nostri piccoli. Da non perdere la gigante voliera sferica: si entra a turni di circa 20 persone ma ne vale la pena, qui abbiamo ammirato da vicino varie specie di uccelli acquatici.

La durata complessiva della visita è stata di circa 4 ore e mezza.

Ci sarebbe piaciuto visitare anche il Museo del Principe Felipe dove il motto vietato NON toccare ci incuriosiva molto, ma avrebbe richiesto altre 3 ore, erano le 18 e stava per scatenarsi un acquazzone, abbiamo preso un taxi e siamo andati a rifocillarci nel mio posto preferito, spartano e low cost, dove si beve e si mangia un ottimo jamón serrano, La Bodega Fila El Labrador (Carrer del Dr. Manuel Candela, 58) jamòn, chorizo, formaggi tipici, olive, acciughe a volontà, cinque calici di vino bianco per 20€, un’ottima merenda a metà strada tra la Città delle Scienze e il centro dove ci siamo diretti poco dopo in taxi.

Senza prenotazione non è stato possibile cenare a Valen&Cia (Calle Sonrín) per cui dopo un breve giretto, ammirato Plaza de la Virgen e Plaza de la Reina siamo rientrati a piedi all’appartamento a circa 20’ di cammino e ci siamo concessi una paella valenciana al ristorante sotto l’hotel (di buona qualità e sempre fatta al momento con 25 minuti d’attesa).

DAY 2

Colazione e destinazione Bioparc! La giornata era troppo bella e soleggiata per non
godere di una tranquilla passeggiata, circa 25 minuti a piedi dall’appartamento.

Arrivati ci ha accolto un elefante gigante (questo era finto!), per i biglietti i soliti 20’ di coda, nemmeno stavolta avevamo sfruttato l’opzione online.

Un lungo ponte ed una sola destinazione: Africa!!! È stato un giorno emozionante per i
piccoli e rilassante per noi, passeggiavamo mentre ammiravamo gli animali, distanti dai
rumori della città, immersi nella flora e fauna del continente africano, senza barriere. È un
nuovo concetto di zoo, gli animali sono sempre in cattività ma senza gabbie, i bambini avevano la sensazione di stare a contatto con gli animali e di vedere per la prima volta dal vivo i protagonisti dei loro libri, compagni di giochi e avventure. Abbiamo imparato come si
nutrono, dove e con chi vivono, come e quanto dormono, è stata un’esperienza davvero
unica che ha fatto crescere in noi la voglia un giorno di andare in Africa nella savana.

Al termine della visita (circa 4 ore) siamo scesi lungo il Rio Turia e noleggiato un cigno-pedaló gigante, ci siamo rilassati tra sole e lago, pedalando lentamente e osservando papere e tartarughe nuotare e rifugiarsi tra i canneti.

Durante il cammino di ritorno i bimbi si sono scatenati tra i vari parchi che incontravamo, Valencia per i bambini è davvero un luogo dalle mille sorprese e vederli liberi di giocare e arrampicarsi è davvero una gioia.

La sera cena al Racò del Turia (Carrer de Ciscar, 10), consigliatissimo, il è prezzo medio-alto ma ne vale davvero la pena, al posto della solita paella abbiamo ordinato fideuà (una specie di paella fatta con degli spaghettini tagliati) e altri piatti tipici locali, tutto ottimo, con personale gentile e disponibile.

Fideuà Roma03
La Fideuà

DAY 3

La nostra mattinata è passata in giro per il centro quartiere El Carmen (cuore pulsante della città), il Mercat Central dove abbiamo picoteato assaggiando le prelibatezze locali e tortillas al chorizo e patate squisita al Tortillas La Moderna.

Mercat Central Valencia Roma03
Il Mercat Central

Un rapido giro per Plaza de la Reina, Plaza de la Virgen e taxi diretto al Cabanyal, il quartiere pobre di Valencia, in origine abitato dai pescatori con le sue case basse, strette e
colorate con piastrelle variopinte, per me è il cuore della città, non c’è molto da vedere, ma basta lasciarsi trasportare dalle viette per scoprire una Valencia diversa e sentire il suono, l’odore del mare.

Il pomeriggio lo abbiamo passato alla Playa de la Malvarrosa e dintorni, sabbia, corse a perdifiato, parchi giochi, ne ho contati almeno 3 in un chilometro, i bimbi super excited!

Playa de la Malvarrosa Valencia Roma03
Mano nella mano in spiaggia!

Provati da una giornata di mare, abbiamo preso un taxi per rientrare all’appartamento e con nostra sorpresa abbiamo scoperto che costa davvero poco (30 € circa un’ora incluso stop over in hotel). Ci ha portati fino all’aeroporto!

VALENCIA, UNA CITTA’ MAGICA!

Valencia mi è rimasta nel cuore, la adoro per vari motivi:

  • ha un clima gradevole tutto l’anno
  • le persone sono gentili e disponibili
  • è economica
  • è pulita
  • è sicura, bambini e genitori si sentono liberi e sicuri
  • ha parchi ovunque e di vari tipi dove i bambini possono giocare
  • la maggior parte dei marciapiedi sono larghi e si può camminare tenendosi tutti per
    mano
  • è accessibile, tutti gli ingressi della metropolitana, parchi, attrazioni sono dotati di
    rampe o ascensori

Essendo la prima volta per tutta la famiglia, abbiamo preferito girare la città con mezzi
pubblici (9 linee della metro divise in 4 zone: A, B, C, D; tram; autobus diurni e notturni e autobus turistici), taxi e a piedi, la bicicletta è una valida alternativa. Hotel e
appartamenti le affittano, oppure nel quartiere El Carmen si trovano tanti posti che
affittano bici con seggiolini e addirittura carretti per il trasporto di due bambini.

Per scoprire i posti ‘segreti’ e inusuali di Valencia consiglio @valencia_secreta

Un lungo fantastico weekend, colmo di sorrisi, di scoperte, i giochi, di noi!

Grazie Valencia y Hasta Luego!

Flavia, Asia ed Enea