Sono state pubblicate da poco le linee guida del Comitato Tecnico-Scientifico per il rientro a scuola a settembre. Mascherina obbligatoria sopra i 6 anni ed entrate e uscite scaglionate.
Questa sera il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico per la ripresa delle lezioni a settembre in sicurezza dopo la pandemia da Coronavirus.
Le regole per la riapertura delle scuole a settembre
- Mascherina obbligatoria per tutti gli alunni sopra i 6 anni, a parte durante le lezioni di educazione fisica, i pasti e le interrogazioni.
I bambini sotto i 6 anni non dovranno indossare la mascherina, né altri dispositivi di protezione. - Distanziamento sociale di almeno un metro nelle aule, nei laboratori e nell’aula magna; di almeno due metri in palestra.
- I pasti dovranno essere consumati mentendo la distanza di sicurezza, attraverso turni o attraverso l’utilizzo di “lunch box” da consumare in classe.
- Per la ricreazione, ove possibile, si utilizzeranno gli spazi esterni.
- La presenza dei genitori sarà ridotta al minimo, a parte i casi in cui necessaria.
- Gli studenti entreranno e usciranno in orari scaglionati o attraverso porte differenziate.
- Non verrà misurata la temperatura all’entrata, ma chiunque presenterà problemi respiratori o una temperatura maggiore di 37,5° sarà costretto a rimanere a casa.
- Incentivato l’utilizzo di ulteriori spazi per la didattica: saranno avvalorate collaborazioni con Enti locali e territori per garantire il più possibile la didattica in presenza.
- E’ prevista una pulizia approfondita dei locali prima della riapertura e, in seguito, quotidianamente.
- Saranno disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti delle strutture.
- Saranno incentivate le esercitazioni apposite per il personale della scuola.
“A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre – ha commentato il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina – l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica”.