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Medico specializzato nel piede piatto del bambino a Roma: intervista al Dottor Alfredo Orefice

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Roma03 è divertimento, ma anche informazione: ecco perché abbiamo deciso di intervistare un dottore esperto nel piede piatto del bambino, che visita e opera a Roma alla Salvator Mundi, per saperne di più. Ecco tutte le utili informazioni di un vero esperto, il Dottor Alfredo Orefice

DOTTOR ALFREDO OREFICE
Ortopedico del Piede
http://www.alfredoorefice.it/
UPCM Salvator Mundi
Via delle Mura Gianicolensi, 67
Per appuntamento: 06588961

Quanti di voi hanno portato il plantare da bambini? Scarpe correttive? E quanti si sono ritrovati a indagare con aria sospettosa i piedini dei loro bambini chiedendosi… mio figlio avrà il piede piatto?

Ecco, la sottoscritta sì! Anche perché a una visita col pediatra con mia figlia Diana mi sono sentita dire che il piedino era un po’ piatto ma… “Vedremo”. Subito mi sono ricordata le uniche scarpe ballerine della mia infanzia, tanto agognate dopo una serie di terribili scarponcini neri e scarpe con i buchini che nascondevano al loro interno il plantare, mentre le mie amiche esibivano delle sgargianti scarpe infocchettate anni ’80!

Quindi, appena mi sono imbattuta nel dottor Alfredo Orefice, medico ortopedico, e ho scoperto che a Roma è un vero esperto di piede piatto nel bambino l’ho tempestato di domande… E non solo ho scoperto un sacco di cose, ma mi ha davvero tranquillizzata con tutta la sua conoscenza della materia e la sua professionalità e capacità di comunicare col paziente, ma soprattutto con i genitori di piccoli pazienti!

IL PIEDE PIATTO DEL BAMBINO… È davvero una patologia? Quando preoccuparsi?

Come molti di voi si saranno sentiti spiegare in modo semplice e scientifico, il piede piatto altro non è che un piede che presenta la volta plantare interna – quello che dovrebbe essere un arco – più bassa e, appunto, piatta.

La prima cosa che mi ha detto il dottore è…

Fino a 6 anni questo arco plantare più basso e tendenzialmente piatto è del tutto fisiologico, non vale la pena, quindi, allarmarsi prima di quell’età. Non tutti i piedi piatti sono una malattia, ma un paramorfismo, ossia una particolare conformazione del piede che tende alla guarigione spontanea col crescere del bambino… Personalmente io non visito bambini fino a quell’età, perché non vanno toccati: le visite dei miei giovani pazienti avvengono fra i 6 e i 16 anni.

Quando il piede è piatto, il retropiede valgo con il calcagno all’infuori permangono anche dopo il sesto anno di età, allora c’è bisogno di una visita”

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Ecco, dottore, ma come faccio io genitore a rendermi conto se questa visita serve o meno?

“Sicuramente noterete che il bimbo cammina con il piede che cade all’interno e le ginocchia un po’ storte… quindi si parte dall’osservazione di vostro figlio quando cammina. Naturalmente la prima persona che vi darà indicazione di effettuare una visita con uno specialista è il pediatra”

Cosa può comportare un piede piatto trascurato durante l’infanzia?

“I problemi portati da un piede piatto importante, se trascurato, insorgono nell’età adulta: a quel punto si va incontro a sindromi molto dolorose, tanto da rendere quasi impossibili le attività quotidiane. Ma questo non deve spaventare i genitori che stanno leggendo questa intervista: anche in caso di un arco plantare molto piatto, le soluzioni ci sono e sono molto meno complesse e dolorose di quanto non si possa immaginare”

Perché si sviluppa il piede piatto e i famosi plantari possono correggerlo?

“Lo sviluppo del piede piatto è determinato geneticamente. Ciò significa due cose: sicuramente può essere ereditario e nessun plantare è correttivo.
Cosa significa questo… che il plantare è inutile? No! Se il plantare di certo non può correggere una caratteristica del piede determinata dalla genetica, può aiutare a distribuire il peso e correggere la camminata. Insomma, impedisce che un fattore ambientale vada a gravare ulteriormente sul fattore genetico… distribuendo meglio il peso, grazie al plantare, si corregge la camminata e si evitano dolori e squilibri della postura”

Quindi, oltre al plantare, in quali altri modi si corregge un piede piatto e si prevengono le conseguenze?

“Ad esempio una buona squadra di prevenzione è formata da plantare e fisioterapia: esercizi e plantare correttivo possono fare davvero molto.
Nei casi più gravi si ricorre a un intervento che viene generalmente eseguito in soggetti fra i 9 e i 12 anni di età… Ma la parola INTERVENTO non deve assolutamente spaventare!

L’intervento per la correzione del piede piatto – che il dottor Alfredo Orefice, specialista del piede piatto del bambino esegue a Roma presso l’UPCM Salvator Mundi – è  un intervento di chirurgia mininvasiva che ristabilisce l’arco plantare del piede, oppure va a intervenire sui tendini.

E dura solo 20 minuti per piede… con solo 40 minuti l’intervento risolve il problema! Il tutto in day-hospital, senza troppi traumi per il bambino, motivo per il quale io utilizzo dei punti riassorbibili (avete presente quelli che usa il dentista) così che il bambino non debba nemmeno tornare per toglierli.

Dal giorno dopo si ricomincia a camminare, e per tre settimane si continua a farlo con l’ausilio dei tutori.

Insomma, basta una visita per capire quanto il problema sia importante, sapendo già che qualunque sia la gravità del piede piatto di vostro figlio, tutto è risolvibile in tempi brevi e senza grandi traumi!”

E infatti, il dottor Orefice, che ha oramai operato tantissimi piccoli pazienti a Roma per risolvere il problema del piede piatto, mi ha raccontato anche di genitori quasi commossi perché si aspettavano un intervento lungo o un decorso post operatorio complesso… quanto sollievo sapere che anche nei casi più difficili 40 minuti possono essere la soluzione del problema.

Il Dottor Alfredo Orefice visita e opera il piede piatto del bambino a Roma presso la Salvator Mundi (zona Monteverde), come già detto con tanta esperienza nel settore ma con, cosa ancor più preziosa, grande capacità di comunicare in modo semplice e rassicurare tutti… i piccoli pazienti ma soprattutto i genitori, cioè coloro che hanno più bisogno, in questi casi, di essere rassicurati.

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