15 Maggio, la Giornata Internazionale della Marsupio Terapia

3 Mag, 2022
silvialombardo

Oggi si festeggia la Giornata Internazionale della Marsupio terapia, tecnica che mette a contatto, pelle contro pelle, mamma e bambino per aiutare i piccoli prematuri, ma più in generale per intensificare il rapporto madre-figlio come in una sorta di incubatrice naturale.

Soli, impauriti, piccoli, a volte troppo troppo piccoli.
I bambini appena venuti al mondo hanno bisogno del contatto con la mamma, di sentirla vicina, di ritrovarla dopo quel distacco così intenso e forte che è la nascita.
Alcuni bimbi, però, quel legame possono viverlo solo per qualche minuto perché costretti all’incubatrice. E per le loro mamme, quei gesti così naturali e semplici come odorali e stringerli, diventano fugaci attimi prima di vederli correre via in un’altra stanza in braccio a un’altra persona.

Sono istanti che segnano la vita della madre e anche quella del bimbo che non solo sta lottando per sopravvivere, ma si sente anche solo e sperduto, lontano dall’unico essere al mondo di cui si pensa ancora parte.
Ecco perché sempre più ospedali stanno incentivando la Marsupio terapia (o Kangaroo Mother Care) come vero e proprio intervento terapeutico genitori-figli.
La nostra Silvia Bruni ci ha raccontato l’esperienza di una madre coraggiosa e del suo piccolo meraviglioso tesoro.

Marsupio terapia: la mamma canguro

Marsupio terapia bambini

Oggi è una giornata speciale per me.

Giovedì 11 maggio 2017 nasce inaspettatamente Edoardo.
Alla 29esima settimana con un forte ritardo di crescita: 750 gr.

Troppo piccolo. Un contatto appena nato per farmelo vedere e poi di corsa in incubatrice con tanti fili addosso che neanche ricordo.

Il non poterlo vedere, di non averlo in braccio appena nato è un trauma.

Ho ritrovato il diario di quei giorni e la prima volta che ho potuto tenere Edoardo in braccio è stato venerdì 19 maggio.

Il giorno prima mi hanno detto: i suoi parametri sono stabili possiamo iniziare con la MARSUPIO TERAPIA. L’ospedale Niguarda di Milano, dove è nato, incentiva molto la Marsupio terapia e le visite dei genitori sono permesse h24. Potevo entrare in qualsiasi momento e stare con lui quanto volevo. In questo modo potevo fare terapie anche molto lunghe senza problemi di orario”.

Marsupio terapia come medicina naturale

“Cos’è questa tecnica? A cosa serve? Mi chiedevo…

Ti mettono sul petto, pelle contro pelle, il bambino così che possa sentire la sua mamma, i rumori che sentiva in pancia, il suo cuore. Non solo, la Marsupio terapia stimola il bambino a livello cognitivo.

E’ proprio come una medicina naturale.

Un’emozione fortissima e la prima volta no, non sei pronta. Dovrebbe essere la cosa più naturale prendere in braccio tuo figlio, ma hai paura di fargli male, hai paura che spostandolo dall’incubatrice possano alterarsi i valori e che non riesca a respirare bene.

Ma mi faccio forza.

Mi metto sulla sedia/sdraio, aprono l’incubatrice, staccano per qualche secondo tutti i fili (panico), me lo appoggiano sul petto, dentro la canottiera e riattaccano i fili subito. Edoardo non respira bene e ha il CPAP (Continuous Positive Airway Pressure – ventilazione meccanica a pressione positiva continua), mangia solo con una cannula messa in gola che arriva all’intestino da dove passa il latte. Ha qualche altro filo e il sensore al piedino per vedere i parametri di respiro, pressione e battito cardiaco.
Ci coprono per mantenere la sua temperatura.

Ho un ranocchietto di 800 grammi su di me. Mio figlio. Il mio guerriero che sta lottando per vivere.

Edoardo alza leggermente la testa verso di me, apre un occhietto e mi guarda.
Mi ha guardata per tantissimi secondi.

Sì, sono la tua mamma e sono con te.

E poi ha chiuso i suoi occhietti e ha ripreso a dormire.

Un grande aiuto per il bambino, per la mamma e anche per il papà

La prima volta l’ho tenuto due ore. Mi hanno suggerito di tenerlo almeno due ore perché lo spostamento dall’incubatrice è un momento traumatico per loro. Non si può metterlo nell’incubatrice e poi riprenderlo lo stesso giorno.

Abbiamo fatto marsupio terapia tutti i giorni per i 2 mesi passati in ospedale. 4,5,6 ore. Ogni giorno. Faceva bene a lui. Faceva bene a me.

Ci siamo fatti grandi dormite insieme e ogni volta che l’avevo in braccio il suo respiro si assestava. Gli cantavo canzoncine, ho inventato un bella favola e ogni giorno gliela raccontavo.

La Marsupio terapia è un momento mamma-figlio indimenticabile, indescrivibile.

Si usa molto con i bambini prematuri, ma in realtà è consigliata nei primi mesi di vita a tutte le mamme e a tutti i bimbi.

Ovviamente la può fare anche il papà! Infatti Pietro, mio marito, saliva ogni weekend ed Edoardo era tutto suo.
Ma aveva troppi peli il papà, quindi Edo era vestito con un body e papà con la maglietta.

Una meraviglia vederli insieme.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, può visitare la pagina Facebook della Società Italiana di Neonatologia che si occupa della cura del neonato e che potrà sciogliere i dubbi di tutti i futuri genitori.