Notizia sconvolgente a tratti allucinante già dal 23 maggio è stata riaperta l’Oasi del WWF a Fiumicino e sono tornati i dinosauri in carne ed ossa per #nonestinguerti è necessario andare a trovarli abbiamo tempo fino al 16 novembre 2020 per scongiurare la sesta estinzione di massa!
Via della Veneziana snc (24,92 km)
00054 Fregene, Lazio, Italy
Sito web Dinosauri in carne e ossa
Io sognavo di vestirla come me, di passare pomeriggi a pettinarle i capelli ed esercitarmi a fare trecce e codini (visto che su di me sono una frana), desideravo insegnarle la passione per il teatro e la radio, parlarle di tutti quegli uomini per cui ho speso troppo tempo ed educarla a rispettarsi prima di tutto, ad amarsi più di ogni altra cosa, di scegliere accanto a se qualcuno che potesse accettarla per qualsiasi ruolo sceglierà di vestire, per qualsiasi scelta vorrà prendere, in qualsiasi luogo deciderà di andare.
“Signora è maschio!”
Come maschio? Ma non è possibile!!! E ora cosa gli racconto, a cosa giocheremo, cosa potrò mai insegnargli?
Ammetto di aver avuto paura, ne ho ancora molta a dirla tutta.
Un maschio mi responsabilizza su una serie di principi educativi sul genere, sui ruoli e, non voglio stare qui a tediarvi, ma sono piuttosto in ansia su come lo crescerò, se saprò educarlo al rispetto, all’apertura mentale e alla gentilezza.
Queste però, nonostante le basi vanno messe fin da ora, sono problematiche che affronteremo meglio durante l’adolescenza ma ora…parliamo di ora ( 3 anni e 1 mese), ora che a parte qualche regola qua e là il tempo nella maggior parte della giornata si passa giocando.
Bene a che si gioca?
Un maschietto ha modalità di gioco molto differenti da una femminuccia
Ho lavorato molto sulla sedentarietà del gioco perché altrimenti uscivo sconfitta e distrutta ogni sera, quindi tra qualche puzzle, costruzione, libro e lavoretto sono riuscita a gestire un pochino, ma giusto un pochino, la dinamicità di un maschio.
E quando il gioco non è sedentario?
AIUTOOOOOOOOO!
Quando il gioco non è sedentario qui si lotta, ci si arrampica, si corre, si salta, tutto, tutto, tutto quello che fa invecchiare a botte di 10 anni in questa casa regna sovrano.
Avevo comprato una casa delle bambole, perché imparasse ad essere un bravo papà che riponesse a letto le sue bambine, perché imparasse ad essere un bravo marito che sistemasse la casa, spolverando e mettendo in ordine. Tutto molto bello per circa 10 minuti, poi…la casa è stata invasa da una squadra di dinosauri che hanno cacciato bambole, letti e coperte e hanno saltato, lottano, ruggito (ruggiscono i dinosauri?) occupando la tenera e graziosa casina.
I dinosauri stanno a Flavio come la copertina sta a Linus.
Non andiamo da nessuna parte, se non c’è almeno un dinosauro anche piccolo, piccolissimo in tasca, nello zaino finanche nella mia borsa.
Ho imparato ad adattarmi. A gestire la sua passione assecondandola e portandolo ad esplorare parchi gioco tematici cosicché toccasse con mano e vedesse con gli occhi da dove provengono i dinosauri, la loro natura, i loro istinti, la meraviglia di alcune specie e la temibile paura che ne provocano altre.
La scorsa estate siamo stati all’Isola di Wight famosa in Europa per essere la località più ricca di fossili di dinosauro, sembra abbia ospitato oltre venti specie di dinosauri, tutte risalenti agli inizi del Cretaceo inferiore, alcune delle quali sono state scoperte e descritti proprio sull’isola.
A Wight sono tantissimi i parchi gioco dedicati ai dinosauri proprio perché ci tengono a riconoscerli come simbolo e specificità del territorio.
In Italia sono tantissimi i parchi dedicati ai dinosauri
In Italia sono tantissimi i parchi dedicati ai dinosauri e prima del lockdown noi di Roma 03 stavamo lavorando alla stesura di un elenco interessante per fare qualche gita, ma la situazione è cambiata e non è comunque necessario spingersi tanto oltre se vogliamo giocare con i dinosauri, entrare in parchi gioco tematici e divertirci un po’ con i nostri bambini.
Riapre Dinosauri in carne ed ossa all’oasi di Macchiagrande
Dobbiamo necessariamente spendere due parole per la mostra di Dinosauri all’oasi di Macchiagrande, in cui Flavio lo scorso anno ha provato emozioni così forti che ancora oggi ti racconta i dinosauri che ha visto e le cose che gli hanno detto.
Ha una fervida immaginazione il ragazzo, oppure altra soluzione è che sente le voci, ma preferisco credere che sia semplicemente la sua fantasia di bimbo.
Un parco di 280 ettari sul litorale laziale, uno dei luoghi più significativi per la conservazione a la tutela dell’ambiente costiero. Il leccio è l’albero più presente all’interno dell’oasi mentre tra gli animali è possibile trovare istrici, daini, volpi, gufi e testuggini comuni.
Disposizioni in materia di Covid-19
Ovviamente a causa dei protocolli igienici-sanitari vigenti per via dell’emergenza Covid19 le entrate dei visitatori sono regolamentate per numero e orario.
È necessario pertanto prenotare inviando una mail all’indirizzo macchiagrande@wwf.it
indicando:
– nome
il numero di persone
– l’orario in cui vorreste accedere alle Oasi.
L”uso della mascherina è obbligatorio all’entrata e la stessa, seppur abbassata durante il percorso (visto che è all’aria aperta) va tenuta a portata di mano lungo i sentieri.
Una passeggiata fra i dinosauri a due passi da Roma
Una parte, piuttosto significativa è stata dedicata all’allestimento di un percorso tra i dinosauri, una passeggiata importante ed emozionante che culmina ad un’ area pic-nic dove poter sostare e rifocillarsi dopo questo importante balzo del passato preistorico. I Dinosauri sono a grandezza naturale e oltre a colpire i vostri bimbi, lasceranno a bocca aperta anche voi.
Dinosauri state attenti Flavio sta arrivando e lui non ha obbligo di mascherina!!!