Una passeggiata musicale fin dalla nascita

3 Mag, 2022
silvialombardo

Favoriamo l’attenzione e il divertimento del bambino mettendogli a disposizione un ambiente familiare musicalmente stimolante. Lasciamogli esplorare la voce o il canto, come se fosse una vera e propria passeggiata in un luogo incantato: la musica.

Moltissimi genitori con i loro bambini quando giocano sfruttando la musica, banalmente si soffermano solo sull’ascolto ponendo in un piano secondario tutta la percezione musicale che invece vive il corpo.

Giochiamo con la musica a 360°

una passeggiata musicale fin dalla nascita

La musica è parola sonora, variazione, ripetizione, imitazione, riproduzione, la musica è silenzio, senso ritmico,  emozionale, intimità,  profondità, esperienza.

Attraverso la musica possiamo entrare in relazione con il nostro bambino fin dalla gestazione, perché nel grembo materno il piccolo si interfaccerà con una vera e propria orchestra.

La mamma è già una musica per il bambino, la sua voce scende dalla laringe passando per la colonna vertebrale, fermandosi  al bacino che si comporta come una cassa di risonanza, le ossa assorbono il suono, il liquido amniotico filtra il suono e fa passare le vibrazioni in modo particolare, il battito del cuore scandisce i tempi con la sua pulsazione ritmica, la mamma con la sua voce o il suo canto colora le sensazioni del bambino, il quale viaggia parallelamente con il sul suo stesso stato d’animo.

Il bambino comunica in modo musicale spontaneamente, fin dai primi anni di vita

musica

Con la musica possiamo giocare, cantare, ballare, possiamo conoscerci e comunicare emozioni senza necessariamente parlare.

La musica è in grado di agire sugli stati d’animo nutrendo il piccolo nella sua crescita espressiva e creativa.

La musica è un linguaggio, ed esattamente come il linguaggio parlato, il bambino lo impara osservando, ascoltando e per imitazione: quindi se il bambino sente percuotere un oggetto potrebbe rispondere percuotendolo a sua volta.
ma non prendiamo questa frase come una verità assoluta, perché esattamente come nel parlato, ci sono bambini che rispondono subito, altri che hanno bisogno di tempi più dilatati, chi resta in ascolto, chi in assoluto silenzio.

È ovviamente un discorso molto ampio, ma ci facciamo aiutare da una musicista vera che ha creato una serie di video interessanti – presto ve ne parleremo – per giocare a casa con la Musica in questi giorni: Francesca Scaglione delle conosciutissime e apprezzatissime Di Concerto con Mamma e Papà

Il bambino fin dai primi giorni di vita può maturare spontaneamente le sue personalissime attitudini musicali: è molto importante sensibilizzarlo all’ascolto musicale ancor prima della nascita, e stimolarlo poi nella vocalizzazione.

una passeggiata musicale fin dalla nascita

Oggi vi proponiamo tre attività di gioco musicali da fare in casa con i vostri bimbi permettendo loro di amalgamare insieme il linguaggio musicale e quello espressivo.

Gioco musicale per bambini – Stop and Go musicale

Questo gioco coinvolge il bambino in tutta la sua espressione corporea.
Con la musica accesa ci si muove a piacere, non controllate i suoi movimenti facendo in modo che vi imiti, lasciatelo esprimere liberamente, quando la musica si spegne bisogna fermarsi cercando di restare immobili.
Sarebbe ancora più interessante, se aveste qualcuno in casa che strimpella uno strumento: fare lo stop and go con la musica live è il top assoluto. Ma andrà benissimo anche la musica registrata. E’ importante (soprattutto quando i bimbi sono piccoli) non usare computer, cellulari, schermi: piuttosto mettete la musica allo stereo e se nessuno può stopparla al posto vostro, procuratevi un telecomandino così che possiate muovervi e fermarvi esattamente come il vostro piccolo.

Quando un bambino è molto piccolo dai 12 ai 18 mesi non riuscirà a restare immobile, piuttosto riderà nel vedere voi che vi bloccate come una statua ma percepirà la differenza della presenza del suono e dell’assenza.

Dai 2 anni si divertirà nel provare a fermarsi imitandovi, magari si muoverà, a volte sbaglierà, restando fermo quando può muoversi e viceversa ma avrà sviluppato l’ascolto, l’attenzione e avrà compreso il gioco.

Dai tre anni se stimolato sin da piccolo avrà fatto sue le regole del gioco ed è capace che sia in grado anche di sfidarvi e battervi, sapendo controllare il movimento ancor meglio di voi.

una passeggiata musicale fin dalla nascita

Gioco musicale per bambini – Un disegno musicale

Fornite al bambino i colori adatti alla sua età.
Se il bambino è molto piccolo e non avete colori propriamente adatti a lui o comunque avete paura che li metta in bocca nonostante non siano tossici, potreste mettere su un cartoncino delle tempere (rosso, arancione, giallo) e poi passare sopra della pellicola trasparente, come se doveste incartare il disegno.

Il bambino esplorerà i colori attraverso il tatto con un filtro magico che non lo sporcherà. Aggiungete alla sua arte immagini specifiche di un dato colore e poi proponetegli l’ascolto con diverse tonalità di note.

Esempio lasciategli ascoltare una melodia in tonalità di Do e ponete davanti a lui il colore rosso da toccare e muovere sulla sua tela, nel mentre palesate ai suoi occhi una fragola rossa succosa, un palpitante cuore rosso.

Stessa cosa potreste fare con la tonalità del Re e presentare al bambino la possibilità di giocare con il colore arancione passandogli al contempo una profumatissima arancia arancione o una lunga carota arancione.

Ancora con Mi e il colore giallo, facendogli toccare un succoso limone giallo o mostrandogli un acceso sole giallo.

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Gioco musicale per bambini – l’isola della musica

Ponete a terra un tappeto con una serie di strumenti musicali differenti o oggetti che possano produrre suoni diversi, (maracas, tamburello, triangolo, xilofono, ovetti, piattini), lasciateli esplorare, toccare, provare quel che preferiscono. Poi usateli voi e mostrate loro come si suonano, successivamente riponeteli sul tappeto e capite se proveranno a imitare il vostro modo di suonarli o se li utilizzeranno esattamente come nel loro primo approccio.

Per questo ultimo consiglio di gioco ci tengo a evidenziare una cosa importante: se una persona non sa suonare uno strumento, anche se parliamo dello strumentario Orff è meglio che non lo suoni perché il rischio che peggiori la percezione del suono sul bambino è possibile (è come insegnare a un bambino il dialetto prima della lingua madre).

Per cui cantate se siete più avvezzi in questo settore e vedete se il bambino vi proverà a imitare. Non sapete cantare? Nessun problema… ballate.
Non è importante saper ballare, è bello saper condividere con il vostro bambino un momento di espressione musicale con il vostro corpo.
E soprattutto divertitevi!