Roma: emergenza rifiuti, cosa fare? Una class action? Fuggire? Trasferirsi in campagna? O magari cominciare da noi stessi riducendo i rifiuti? Il problema è serio ed è mondiale e se continua così i nostri figli, appena trentenni, si troveranno in uno scenario apocalittico.
Una domanda che mi pongo ultimamente è: come ridurre i rifiuti di una famiglia con bambini? Non so voi, ma dalla famiglia 03 per lunghissimo tempo sono uscite buste e buste di rifiuti a un ritmo pauroso, compito ingrato di cui è stato investito papà03 sempre per punirlo di questa sua usanza barbara di andare in palestra due volte a settimana coltivando il bicipitone per cui viene sfruttato. Non capisco: il divano è così comodo!
Da tempo in casa nostra ogni tanto si sente un urlo allarmato. Chi è? Sono io, ovvio, che mi sto documentando sulla questione climatica.
Per farla breve (io breve: lo so, fa ridere): scrissi e girai un corto, anni fa, con la bravissima Roberta Garzia. Si chiamava 2050 e parlava di una situazione catastrofica, un mondo dove colti e anziani precari vivevano per strada e venivano venduti all’asta come aiuti domestici. Avevo insomma previsto un futuro roseo!
L’ONU ha lanciato l’ALLARME CATASTROFE AMBIENTALE NEL 2050 con milioni di morti, scarsità d’acqua, riscaldamento globale a livelli insopportabili e irreversibili. Molti dicono che abbiamo 10 anni per fare dietro front. Molti non menzionano nemmeno questa possibilità ma se penso a quale sarà il mondo di mia figlia a soli 34 anni non riesco a non pensare di far qualcosa.
LEGGI L’ARTICOLO DI VICE SULLA CATASTROFE DEL 2050
Perciò in casa nostra sta cambiando la musica, e per non finire sepolti da pannolini, bottiglie e monnezza prodotta dal fast fashion ho deciso di cominciare da alcune semplici regole che perfino una famiglia di pasticcioni come la nostra riuscirà a seguire. E quindi, a buon intenditor poche parole.
COME DIMINUIRE I RIFIUTI DI UNA FAMIGLIA CON BAMBINI
PANNOLINI E ASSORBENTI LAVABILI O BIODEGRADABILI
Se potete cominciate subito ad utilizzare pannolini lavabili. Io sono stata una bestia, è uno dei miei più grandi rimpianti. Se proprio non riuscite o se al nido non li accettano, comprate quelli biodegradabili, con la maggior percentuale di materiale biodegradabile possibile (controllate bene come smaltirli). Idem per gli assorbenti da donna: potete sostituirli con una coppetta mestruale, assorbenti lavabili o biodegradabili.
GUIDA ALL’USO DEI PANNOLINI LAVABILI
DOVE TROVARE I PANNOLINI LAVABILI A ROMA
Altrimenti potete comprare i pannolini lavabili online su questo sito:
Per quanto riguarda i pannolini biodegradabili, io ne prendevo una marca biodegradabile al 95% presso Triciclo, un negozio in zona Furio Camillo molto attento alle tematiche ambientali: ne abbiamo parlato qui.
COMPRARE USATO (E RIVENDERE O REGALARE)
Comprare usato. Ma anche vendere usato. Soprattutto per quel che riguarda i bambini, cambiano taglia in un attimo e si rimane con tante cose nuove. Ma soprattutto con tanta stoffa che finisce nei cassonetti.
QUI LA MAPPA AI NEGOZI USATO BIMBI DI ROMA
RIVALUTARE LE SAPONETTE (W LO SHAMPO SOLIDO!)
Comprate shampoo, balsamo, bagnoschiuma, sapone solido… Vi ricordate le vecchie saponette? Ecco, ora in quella forma si fa davvero di tutto. E invece di bottiglie e bottiglie di plastica, le vostre saponette spariranno dopo l’uso senza lasciare traccia.
Anche lo shampoo solido potete trovarlo online su Mimì&Cocò, oppure a Roma in botteghe che si occupano di sfuso e prodotti biologici o nei punti vendita Lush che da una vita vende prodotti senza packaging e che fa anche balsamo solido, dischetti struccanti biodegradabili e oli corpo in forma di saponetta.
NO ALL’ACQUA IN BOTTIGLIE DI PLASTICA
No all’acqua in bottiglie di plastica. Comprate borracce per tutta la famiglia, la spesa si ammortizza presto. Per la casa, invece, esistono molte soluzioni: dai filtri che si attaccano al rubinetto e vi restituiscono l’acqua più pura e sicura possibile ai gasatori d’acqua se, come papà03, non riuscite a rinunciare alle bollicine.
LIMITARE LE SALVIETTE PER IL CAMBIO (E COMPRARE LE BIODEGRADABILI)
Meno salviette cambio pannolino possibili e possibilmente biodegradabili al 100%: io le compravo assieme ai pannolini da Triciclo.
Se i bimbi si sporcano giocando o mangiando si possono usare anche morbidi guanti detergenti su Miscappalapipì.
DISCHETTI STRUCCANTI LAVABILI
Non v struccate col cotone, usate i dischetti struccanti lavabili. Un esempio? Eccoli qui.
SHOPPER DI STOFFA
Siccome io sono la peggiore e me le scordo sempre, ma ne possiedo tantissime, decisa come al solito a combattere contro me stessa e la mia mancanza cronica di tempo e organizzazione, ne lascio 4 o 5 sempre in macchina e altrettante in ufficio. Per non parlare di quante ne ho a casa… E una sempre di emergenza in borsa!
DETERSIVI ALLA SPINA
Scegliete un negozio che vi venga comodo perché ci tornerete spesso a ricaricare. Per non cadere nella trappola della fretta, vi consiglio di acquistare due recipienti di ogni tipo di detersivo che utilizzate, di modo tale da non rimanere mai senza e di avere il tempo di andare a ricaricare il flacone senza dover prendere il primo sapone che capita al supermercato.
Qui un elenco dei negozi “sfuso” della Capitale ma, credetemi, sono sempre di più o ci sono corner lì dove non ve lo aspettate: io ad esempio mi rifornisco a volte in una tabaccheria/cartoleria.
AL SUPERMERCATO, MENO PLASTICA POSSIBILE
Comprate frutta e verdura non confezionata in plastica, anzi ancora meglio: andate in un bel mercato contadino. Possibilmente, comprate tutto lo sfuso che potete: pasta, riso, legumi secchi, cereali, biscotti… non avete idea di quanto siamo assuefatti al confezionato.
Per rendervene conto fatevi un giretto in uno di questi negozi: Piccola Bottega Merenda (Lucio Sestio), Resto Sfuso (Santa Maria Ausiliatrice), Vivi Sfuso (Tor de’ Cenci), Negozio Leggero (San Paolo), Ecoposteria (Ostia).
Merendine, pane confezionato, producono un sacco di imballaggio: fate voi i biscotti, il pane, i dolci assieme ai vostri figli. È divertente, è sano, riduce i rifiuti. Ci sono in giro alcune ricette davvero semplici (magari prima o poi ve ne darò qualcuna di quelle che uso io). Cercate di preferire sempre confezioni in vetro.
OCCHIO AGLI IMBALLAGGI CASALINGHI E A CARTA CASA E CARTA IGIENICA
Occhio ad alluminio, pellicola… usateli solo se c’è veramente bisogno: ci sono in commercio ottimi imballaggi riutilizzabili rivestiti di cera d’api, sacchetti frigo e pellicole biodegradabili.
Carta igienica e “scottex”: limitate l’utilizzo della carta assorbente per la casa, soprattutto, e prediligete quelli riciclati. Ogni volta che prendete un pezzo di carta casa chiedetevi “Sono proprio sicuro di non poter fare la stessa cosa con un canovaccio che poi potrò lavare e non produrrà rifiuti?”
FAZZOLETTI, TOVAGLIOLI E STOVIGLIE USA E GETTA
Non usate tovaglioli di carta a tavola: tornate alla vecchia e morbida stoffa. Pensate che, in fondo, risparmierete pure!
Per compleanni e feste varie, usate le stoviglie usa e getta biodegradabili… Anzi, meglio ancora: io per i tre anni di Diana mi sono rivolta a una STOVIGLIOTECA. Ho pagato pochissimo per noleggiare stoviglie in plastica senza BPA lavabili e riutilizzabili. QUI TROVI LE STOVIGLIOTECA DI ROMA (e scommetto che devo già aggiornare questo post…)
E per nasini e nasoni usiamo i bei vecchi fazzoletti di stoffa della nonna! Io ne ho anche degli Anni ’50, appartenuti a mia madre, con pupazzetti di ogni genere.
OCCHIO ALLA PULIZIA DELLA CASA E DEGLI INDUMENTI
Occhio, ovviamente, a tutto quello che usate per pulire i vestiti e la vostra casa. Bastano piccole accortezze: sapete che tante cose si puliscono benissimo con bicarbonato, aceto, acqua ossigenata e altri prodotti molto più naturali dei detersivi in commercio?
E che stirare, in fondo, non è così necessario specie se stendi bene ciò che hai lavato? (stirare consuma una marea di energia!).
Infine, io ho scoperto le spugnette in silicone per pulire i piatti: prima ne buttavo una ogni una o due settimane. Ora le lavo, anche in lavastoviglie, e le riutilizzo all’infinito.