Con il DPCM 28 marzo 2020, il Governo ha creato un Fondo di solidarietà comunale che, attraverso i Bonus Spesa, aiuterà le famiglie che si trovano maggiormente in difficoltà durante questa clausura da Coronavirus.

Dire che quello che stiamo attraversando è un periodo complicato, è quasi un eufemismo: la quarantena, la paura del contagio, la clausura e, naturalmente, l’impossibilità per molte famiglie di arrivare a fine mese, soprattutto dopo la chiusura forzata delle attività, dettata dalla situazione contingente.

Il Governo, però, ha stabilito diversi aiuti per la cittadinanza, fra cui il Fondo di solidarietà comunale 2020 con cui ha stanziato 400 milioni per aiutare le fasce più deboli della popolazione (DPCM 28 marzo 2020).

Per capire più da vicino cosa sia, chi ne ha diritto e in che modo si possa richiedere, ci siamo rivolte allo Studio Legale FDG e, in particolare modo all’Avvocato Francesca Ferrarese della Rovere.

Studio Legale FDG
Largo Nino Franchellucci, 65
00155 Roma
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Mail: studiolegaleferraresedigaspare@gmail.com

Cos’è il Fondo di solidarietà comunale?

“E’ un Fondo gestito dai Comuni per aiutare immediatamente le famiglie in maggiore difficoltà. In particolare, le famiglie o le persone più in difficoltà verranno aiutate con il BONUS SPESA“. 

Chi può richiedere il Fondo di solidarietà?

“Possono richiederlo tutte le persone e famiglie:

• in condizione di temporaneo disagio economico a causa del Covid 19
• che hanno difficoltà ad acquistare beni di prima necessità.
  Avrà la priorità chi non risulti già assegnatario di altre forme di sostegno pubblico.

Possono beneficiare del contributo anche i cittadini non residenti impossibilitati a raggiungere il proprio luogo di residenza”.

Quale sarà l’importo di questi Buoni Spesa?

I buoni spesa saranno erogati secondo 3 fasce:
– fino a 300€ per nuclei familiari composti da 1 o 2 persone;
– fino a 400€ per nuclei familiari composti da 3 o 4 persone;
– fino a 500€ per nuclei familiari composti da 5 o più persone”.

In che modo ed entro quando va presentata la domanda?

“Il termine per richiedere il contributo scade il 16 Aprile 2020.

Per il Comune di Roma, la domanda si presenta compilando il modulo che si trova in allegato nella sezione “notizie” del sito di Roma Capitale.

Il modulo compilato e firmato deve essere inviato via e-mail:

• Se sei residente nel Comune di Roma → invialo al Municipio in cui risiedi. L’indirizzo lo trovi nell’allegato “Avviso pubblico” presente sempre nella sezione “notizie” del sito di Roma Capitale.

• Se sei un cittadino non residente nel Comune di Roma, e non puoi raggiungere il tuo luogo di domicilio → devi inviarlo al Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma tramite l’indirizzo e-mail: supportorup.dipsociale@comune.roma.it.

• L’oggetto dell’e-mail dovrà essere: “Richiesta assegnazione del contributo economico – Covid 19”.

• In allegato alla domanda, dovrà essere inviato una copia fronte/retro del documento d’identità e del codice fiscale. →La domanda può essere presentata da 1 solo componente per nucleo familiare.

E’ possibile consegnare il modulo compilato anche alle edicole: qui l’elenco delle edicole di Roma aderenti all’iniziativa.

E per tutti gli altri Comuni?

“Chi abita in un altro Comune non deve disperare: il buono spesa è previsto per tutti i Comuni d’Italia. E’ fondamentale quindi verificare sul sito Internet del Comune di appartenenza le modalità per richiederlo. Ovviamente se si ha bisogno di informazioni e/o aiuto, può contattare il nostro Studio!”.

Lo Studio legale FDG si trova a Roma, nel quartiere di Colli Aniene. Siamo due avvocatesse civiliste e ci occupiamo di diritto di famiglia (separazione, divorzi, affidamento figli), diritto del consumo, locazioni, compravendite, diritto del lavoro, sinistri, contratti in generale. Da anni affianchiamo alla nostra attività di studio la collaborazione con diverse realtà associative, sia in ambito consumeristico che nell’ambito immigrazione e tutela delle donne.
In questo periodo particolare, in cui tutto è in divenire, anche la nostra attività si è adeguata: non potendo ricevere “fisicamente” a studio, stiamo facendo le consulenze on-line, via mail via telefono, per continuare ad assistere chi ha bisogno di aiuto.

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