Silvia Di Domenico, Doula, ci spiega chi è la doula, che cosa fa, perché è una figura fondamentale nella vita di una futura e neomamma (e perché dovrebbe essere molto più conosciuta e apprezzata anche nel nostro paese)
SILVIA DI DOMENICO
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Oramai vi ci ho fatto una testa così: io ho passato praticamente 9 mesi a letto, non potevo nemmeno prepararmi il pranzo o frequentare un corso preparto. E quindi anche dopo mi sono trovata impreparata con una neonata in braccio.
A volte avrei avuto bisogno – oltre a consulenti esperti o parenti con vecchie memorie di puericultura – di qualcuno che mi portasse il pranzo, un libro o mi consigliasse. E scopro, solo ora, che una Doula è anche questo: una donna che si prende cura di una mamma nascente o appena nata, anche di una bloccata a letto. Cioè… quasi quasi ne faccio un altro!
Lascio quindi la parola a Silvia Di Domenico, una persona dalle mille abilità, esperta di babywearing, di aromoterapia, pannolini lavabili, insegnante di inglese per bimbi anche piccolissimi e, ovviamente, Doula.
Chi è la Doula?
Per prima cosa, appelliamoci alla definizione che si trova anche nel Dizionario Garzanti:
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-e
donna che per professione segue, consiglia e aiuta le donne durante la gravidanza, il parto e i primi mesi di vita del bambino.
La storia della Doula
Una DONNA a dispozione delle DONNE. Le Doule si occupavano di ciò che la famiglia necessitava, in modo particolare assistevano emotivamente la donna durante il travaglio, il parto e dopo il parto.
Nella famiglia greca antica le Doule facevano parte della famiglia allargata, quando la donna non era mai sola e quando i bambini venivano cresciuti da una complessità e varietà umana non indifferente.
La Doula al giorno d’oggi
In Italia questo ruolo non è ben definito, ricade nelle professioni regolamentate dalla legge 4/2013.
Oggi che tutto è cambiato, e che spesso la madre si trova sola durante tutta la gravidanza, il parto, ma soprattutto durante il post parto!
Inolte, nell’era del’iper informazione, in realtà regna la confusione! Una confusione emotiva prima di tutto, ma anche di informazioni a tutela della madre e del bambino, e succede sempre più frequentemente che le scelte del post parto si rivelino molto diverse da quelle che la madre aveva desiderato e sognato quando la creatura era nel pancione.
Il Post Parto fra consigli indesiderati, acquisti inutili e visite continue… ma tanta solitudine!
Questo sia da un punto di vista pratico ed emotivo, sia da un punto di vista delle spese: le mamme vengono spinte a fare acquisti di oggetti INDISPENSABILI ed invece si rivelano assolutamente inutili.
Per non parlare dei consigli indesiderati, visite continue e, diciamolo, a volte inutili, nei primi quaranta giorni. Per contro, però, alcune neomamme soffrono una grande solitudine: spesso la famiglia di origine è lontana, i nonni – se ci sono – magari ancora lavorano, e la comunità che esisteva nei paesi di una volta va scomparendo.
La grande utilità della Doula nella società contemporanea
Ancora poco conosciuta in Italia, la Doula è una figura non sanitaria di accompagnamento, che sta vicino alla famiglia nel periodo pre parto, nel parto e nel post parto. La Doula sta accanto alla madre e al padre, ai fratellini e alle sorelline.
L’antropologa americana Dana Raphael, promuoveva l’importanza dell’assistenza materna nel periodo della gravidanza e post-parto descrivendo proprio il ruolo chiave della Doula. Anche il ginecolo francesce Michel Odent conduce moltissimi seminari e scritto nei suoi libri dell’importanza di questa figura.
Cosa fa concretamente la Doula
La Doula lavora su più fronti: quello pratico, quello emotivo, quello psicologico.
Sul lato pratico, la Doula svolge quelle mansioni di cui una neo famiglia può avere bisogno: fare la spesa, cucinare, rassettare casa, soddisfare i bisogni della mamma impegnata col neonato, badare ai fratellini se ve ne sono, preparare la borsa per l’ospedale e, perché no, se ha le competenze anche fare un massaggio olistico o parlare di babywearing.
Se è una Doula di parto, assistere durante il parto stesso oppure aiutare nella sala di aspetto a gestire il papà, i parenti ed eventuali comunicazioni figure sanitarie-famiglia.
La Doula ha un altro fondamentale ruolo: quello di convogliare le conoscenze inerenti al post parto e al parto, e di portarle alla madre, rimandando dove vi sia necessità ad altri professionisti (sanitari e non) del caso: dall’ostetrica all’osteopata pediatrico oppure una consulente babywearing.
Il supporto emotivo che offre una Doula
Emotivamente ha un ruolo centrale, poiché la Doula è una figura di accoglienza della famiglia, un’ascoltatrice neutrale ed empatica, che non offre giudizio o un punto di vista personale, ma che accoglie completamente tutto quello che la madre e il padre le comunicano.
La Doula è quella donna che prepara il bagno caldo con olii essenziali e musica di sottofondo e bada al bambino, permettendo alla mamma di rilassarsi e godere di un momento solo per sé. A livello psicologico, la Doula è una facilitatrice, poiché aiuta la madre a comprendersi attraverso il sostegno e l’ascolto attivo. Facilita l’ingresso del nuovo equilibrio familiare.
Alcune Doule hanno ulteriori competenze e formazione: alcune sono anche educatrici mestruali, alter insegnanti yoga oppure sono loro stesse consulenti allattamento o babywearing. Ogni famiglia puo’ scegliere la sua Doula attraverso un’associazione o direttamente generalmente sul web.
Quando può intervenire la Doula
La Doula può supportare la donna dal concepimento a dopo lo svezzamento del bimbo/a e non solo.
Il motivo principale per il quale questa figura non è sviluppata è dovuto dalla cultura sociale del nostro paese, dove le figure assistenziali si sono perse o sono considerate di poca importanza: invece credo che mai come adesso in Italia la figura di Doula sia necessaria, visto che il tessuto sociale sta cambiando completamente e l’aiuto da famiglia e persone vicine è sempre meno disponibile.
Se dopo il parto e nei primi giorni la donna ha bisogno di qualcuno per potersi fare una doccia, per poter stendersi e riposarsi un attimo, per gestire i parenti che arrivano a visitarli, aiutare nella preparazione di pranzo/cena, per la gestione di figli maggiori, un consiglio sul babywearing, supporto allattamento ma anche solo una parola di conforto e se ci sono anche dei panni da piegare… una mano non si nega mai!
Chi è SILVIA DI DOMENICO, Doula
LA MIA STORIA
Sono anni che vorrei studiare ostetricia, purtroppo essendo una mamma che lavora non potrei iscrivermi al corso universitario visto l’obbligo di frequenza. Cosi ho deciso di intraprendere questa strada.
Avendo vissuto all’estero, ho molto sentito di questa figura che si chiama Doula, cosi mi sono iscritta al corso a Londra di Michel Odent e Liliana Lammer (www.paramanadoula.com) e ho scoperto un nuovo mondo.
Il corso è stato per me un punto di partenza e non di arrivo, ho continuato a formarmi e nel frattempo ho iniziato a fare esperienza sul campo.
Chi sono io?
Sono Silvia – qui la pagina FB – ho 37 anni e vivo a Ostia (non potrei vivere senza il mare!). Sono solo 4 anni che sono rientrata in Italia, precedentemente ho vissuto un po’ in giro per il mondo e per questo parlo Inglese, Spagnolo e fondamenti di Arabo, e in generale mi arrangio un po’ con tutte.
Oltre ad essere una Doula sono un’educatrice e mi sono specializzata nell’ultimo anno nell’insegnamento della lingua inglese con metodologia ludico-comunicativa.
Docente CUSTODE DELLA NASCITA percorso offerto da Custodi del femminino per introdurre una figura assistenziale più completa e consapevole sempre nell’ambito pre-parto, parto e puerperio.
Peer supporter Babywearing (in procinto di certificarmi Custode Del Portare) e ho una piccola fascioteca.
Peer supporter allattamento e faccio parte del Coordinamento Nazionale Peer Supporter di Custodi del femminino.
Ho una pannolinoteca e fornisco servizio noleggio kit pannolini lavabili e formazione a riguardo, mi interesso da anni a soluzioni eco-sostenibili quindi anche coppette mestruali, assorbenti lavabili, saponi BIO etc.
Collaboro con figure professionali che promuovono soluzioni naturali per la cura personale sia di mamma che del bambino, sto approfondendo gli aspetti che riguardano l’aromaterapia.