Frozen 2 il segreto di Arendelle arriva al cinema dal 27 novembre: noi lo abbiamo visto in anteprima solo per voi e vi diciamo perché mercoledì dovete precipitarvi al cinema con i bambini!
Il 27 novembre arriva Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, su tutti i grandi schermi italiani (vabbe’, non sono tutti… ma secondo noi poco ci manca).
Dimenticate l’inverno glaciale del primo film, qui ci ritroviamo nei colori caldi dell’autunno tre anni dopo l’incoronazione. A rovinare il bel quadretto familiare, dove Anna ed Elsa vivono ad Arendelle con Kristoff, Swenn e Olaf felici e contenti, ci pensa una voce dal passato…
Infatti le premesse sono quelle di svelarci i dubbi lasciati dal primo, indimenticabile, film. Noi ve ne abbiamo parlato qui.
Quella voce tormenta la nostra Regina che cerca in tutti i modi di arginarla e non ascoltarla.
E infatti decide di seguirla, scatenando tutti i poteri della natura: fuoco, aria, acqua e terra. Il film é incentrato sul viaggio che affronteranno le nostre sorelle nella foresta incantata, dove incontreranno creature magiche, giganti di pietra e cavalli acquatici.
Con queste parole, il re dei troll Granpá, esorta Elsa ad affrontare le sue paure e a scoprire il perché dei suoi poteri.
In questo film quello che emerge é la nuova visione Disney del ruolo delle donne.
Le nuove principesse non hanno bisogno di essere salvate, anzi la maggior parte delle volte sono loro a salvare i loro grandi amore. E anche sul concetto dell’amore abbiamo una svolta: non é sempre il solito grande amore, ma é l’Amore quello con la A maiuscola, quello sincero della famiglia.
La cosa che mi é piaciuta di più in questo film, é stato ritrovare la coalizione nonostante le differenze tra Elsa e Anna. Questi cartoni animati, oramai, ci insegnano come la coalizione tra donne sia la carta vincente, il nuovo punto di arrivo, dove a comandare sia una donna che non si fa mettere i piedi in testa da niente e nessuno, non si lascia mettere in discussione dalle paure e dai dubbi degli altri.
Anche in questo secondo capitolo é evidente come la Disney sia nettamente cambiata: non ci ritroviamo più nel castello con la principessa in attesa del suo amato per salvarla, bensí sono le stesse protagoniste a concludere e prendere le decisioni fondamentali per lo svolgersi della storia.
E finalmente, aggiungerei. Oramai le principesse Disney sono simboli, rievocate dalle nostre bambine. Basti pensare a una Cenerentola schiavizzata dalla matrigna e salvata per magia dal principe. Mentre Tiana, che principessa non é, si rimbocca le maniche fa due lavori per comprarsi una stamberga da ristrutturare e quando incontra un principe, questo é pure squattrinato e la trasforma in rana.
A me, personalmente, questa terza generazione di principesse in versione #girlpower piace molto.
Siamo partiti da Merida, nata dal matrimonio della Disney con la Pixar, una ragazza a cui piace il tiro con l’arco e che si ribella al mondo, perfino alla mamma che la vorrebbe moglie trofeo. Lei vince la sua libertà la vince in una gara indetta per la sua mano. Per arrivare a Vannellope, che in Ralph Spacca Internet, che salva il web dalla rabbia, dall’egoismo e dal cyberbullismo di un uomo geloso.
Insomma, dietro gli ultimi film, ritroviamo tematiche importanti che ci aiutano a spiegare ai nostri figli temi di una attualità, purtroppo ancora troppo frequenti (ma ve ne parleró più avanti…)