Un bimbo mi aspetta, prima Pagina Facebook, poi libro, nasce dall’esperienza di Arnaldo Furnaro che, con la sua compagna, ha percorso la lunga strada dell’adozione
UN BIMBO MI ASPETTA
di Arnaldo Furnaro
Pagina Facebook
Alle mamme non ancora mamme
Ai papà non ancora papà
E ai bambini che li aspettano
Per diventare finalmente figli
E’ questa la dedica sulla copertina di Un bimbo mi aspetta, libro scritto da Arnaldo Furnaro, nato da una pagina Fb: un viaggio emotivo e pratico che oggi è linfa per tante persone che come loro vorrebbero diventare genitori adottivi o meglio genitori e basta.
Arnaldo parla al cuore, usa parole a cui difficilmente si resta indifferenti. Visitate la sua pagina Fb, leggete ciò che dice, guardate con emozione le sue foto e i suoi video e condividete la gioia e la tenacia di una famiglia meravigliosa.
Arnaldo Furnaro parla del suo libro Un bimbo mi aspetta
La pagina Facebook un bimbo mi aspetta è nata come un diario per mia figlia ben prima che potessi conoscerla. Mi dicevo: «Un giorno vorrà sapere tutto sull’adozione e gliela racconterò con parole semplici».
Giorno dopo giorno, però, mi sono reso conto che scrivere serviva più a me che a lei.
Serviva a me per accorciare le attese, guarire le ferite delle piccole o grandi umiliazioni, rielaborare le mille procedure, gli incontri con assistenti sociali, giudici, medici di ogni genere che devono costruire l’arcobaleno di documenti che porta al tesoro più grande: un figlio.
Scrivere serviva a me per convivere con l’idea che qualcuno dovesse stabilire se fossi o meno un bravo papà prima di esserlo davvero e per trasformare una brutta storia in una fiaba a lieto fine.
Quando ha deciso di aprire una pagina facebook per genitori che aspettano di diventarlo
Un giorno, durante un incontro con altre coppie in attesa di diventare genitori adottivi, mi sono reso conto che a tutti noi mancava qualcosa che ci prendesse per mano e ci scaldasse il cuore; qualcosa che ci aiutasse a sorridere di fronte alle domande sciocche di genitori o parenti: «Ma insomma, questi figli quando li facciamo?».
Ci mancava qualcosa che ci rendesse più lucidi davanti a tutte le mancanze dello Stato che per spostare un documento da una scrivania all’altra impiega tre legislature; più forti in una società che ha trasformato la gravidanza in una malattia e la sua assenza in una condanna.
Soprattutto, ci mancava qualcosa che ci aiutasse a superare il senso di colpa per aver deciso di avere figli troppo tardi, o semplicemente di non riuscire a farne senza una motivazione.
Così ho iniziato a pubblicare tutto sui social network e pian piano tante persone si sono avvicinate a questo diario facendolo proprio, condividendone i contenuti che solo i genitori adottivi possono capire, ma che raccontati così appartengono davvero a tutti.
Naturali, in provetta, adottivi… in una parola “genitori”!
In queste pagine non leggerete solo la mia storia, ma ritroverete anche la vostra. Non importa se genitori naturali, in provetta (come piace dire a tanti) o adottivi. L’arrivo di un figlio passa sempre attraverso una gestazione, qualunque essa sia, ed è sempre un miracolo che tutti provano a governare con la legge, la medicina, la religione, ma che alla fine appartiene solo alle due persone che contro tutto e tutti, dal nulla, realizzano una famiglia.
Diventare genitori è la sfida più importante nella vita di due persone e se qualcuno proverà a dirvi «fattene una ragione, si può vivere anche senza figli» o «evidentemente era destino», oppure «non si può avere tutto dalla vita» o ancora «è impossibile», la risposta deve essere sempre e solo
una: impossibile è un’opinione.
L’appuntamento con la presentazione il 21 marzo alle 10:00
Sarà un piacere ascoltare dal vivo Arnaldo, per chi come lui vorrebbe adottare, per chi sta vivendo il calvario degli anni di attesa per chi, come scrive lui, non riesce a superare il senso di colpa per aver deciso di avere figli troppo tardi, o semplicemente di non riuscire a farne senza una motivazione. Perché oggi succede spesso anche questo, si fa fatica a trovare una motivazione nel fare figli perché questa società prende direzioni strane e confuse e questa confusione pervade ogni area delle scelte individuali e di coppia.
Insomma, Arnaldo sarà presente con il suo incontro il 21 marzo alle 10.00 presso lo Studio di Psicologia Fiume Bianco, in Via Fiume Bianco 27 all’interno del programma delle due settimane di consulenze gratuite dello Studio Fiume Bianco e Oplà per la famiglia di cui potete leggere qui.